L’incontro fortuito con un cucciolo di lupo accende la speranza di poter riprendere questo controverso animale nel suo ambiente naturale. Parte da qui il progetto di “Ogni volta che il lupo”, docu-film vincitore dello Stambecco d’Oro al 25° Gran Paradiso Film Festival, che il prossimo venerdì 12 aprile sarà proiettato a Nembro, all’Auditorum “Modernissimo” di Piazza della Libertà: l’ingresso è libero (fino ad esaurimento posti), l’appuntamento è per le 20.30. Il progetto ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Nembro e del Wwf.
Nella sua forma iniziale, questo documentario voleva essere un ritratto dell’Appennino centrale italiano attraverso il racconto di uno dei suoi protagonisti più “ingombranti”. Gli ultimi decenni sono stati infatti gli anni in cui il lupo, da animale praticamente invisibile, ha iniziato a essere visto e fotografato sempre più spesso. Narrato in prima persona, il documentario è diventato allora anche un’esplorazione del nostro atteggiamento nei confronti del mondo selvatico, la nostra attrazione e la nostra distanza.
«Dieci anni fa, insieme a Paolo Fioratti, nome noto della fotografia naturalistica e dell’editoria in Italia, abbiamo deciso di realizzare un documentario sull’ambiente d’alta montagna sulle Alpi. Il film, dal titolo “Il migliore dei mondi possibili – Vita ad alta quota sulle Alpi”, è stato un documentario selezionato al Wildscreen 2012 e, distribuito da Off The Fence, venduto a molte stazioni televisive in tutto il mondo. Pochi anni dopo, mentre lavoravo per il Wwf Italia e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, ho sentito il bisogno di vivere un progetto in libertà, che non avesse limiti di tempo o di soggetto. Per la prima volta, volevo realizzare un film che mi permettesse di esprimere le idee e le intuizioni che popolavano i miei pensieri nelle lunghe attese e nelle giornate solitarie. Un incontro casuale con un cucciolo di lupo ha fatto il resto» spiega il regista Marco Andreini che nella serata del 12 aprile sarà presente alla proiezione e sarà disponibile per un incontro con il pubblico.
In sala ci sarà anche Francesco Romito, vicepresidente di “Io non ho paura del lupo”, associazione con l’obiettivo di assicurare la conservazione di questo animale in Italia ed in Europa e la sua coesistenza con le attività dell’uomo. «Come associazione siamo convinti che la conservazione futura di questo affascinante e controverso predatore passi necessariamente attraverso la cultura e la conoscenza – spiega Romito -: “Ogni volta che il lupo” è quindi uno strumento prezioso per far conoscere questo animale e con esso tutto l’ecosistema a cui esso appartiene, stimolando una discussione pacata per la crescita comune».
La proiezione del film è stata promossa da Hydro Ware, realtà bergamasca che da oltre 40 anni si occupa di piante coltivate in idrocoltura. «Il nostro approccio nasce dal rispetto e dall’amore per la Natura. Cerchiamo pazientemente di comprenderne i ritmi, le pulsazioni, la vitalità – spiega Francesca Donadoni, amministratore unico dell’azienda di Alzano Lombardo -. L’attenzione agli altri, a ogni forma di vita, il rispetto, la disponibilità sono le prime forme di generosità, e la fonte del benessere proprio e altrui: questa è la lezione che ci danno le piante, apparentemente disinteressate, in realtà attentissime a tutto. E, come gli uomini e i lupi, sono creature che vivono in gruppo. Insieme respirano, crescono, si riproducono. Dagli stimoli ambientali sviluppano relazioni, competenze, concorrenze, cooperazioni».
Hydro Ware da tempo collabora con il Comune di Nembro in progetti a favore della comunità locale, partiti un paio d’anni fa con un concerto di musica classica, e trovando interlocutori entusiasti nell’assessore alla Cultura Sara Bergamelli e nel responsabile del Settore Servizi alla Persona Marzia Gritti, con il coinvolgimento del team di Hydro Ware ed aprendo le porte alla comunità locale. Proprio con il Comune di Nembro è nata quindi l’idea di discutere di una specie importante come il lupo che è sempre di più argomento di dibattito, in particolare per quanto riguarda la relazione predazione-allevamenti, visti i sempre più frequenti avvistamenti anche in Bergamasca. Sarà anche occasione per discutere con la comunità, al termine del film, del rapporto uomo-natura.
Hydro Ware è tra le prime aziende florovivaistiche ad aver introdotto in Italia le piante da interni coltivate in idrocoltura. Oggi, con quasi 40 anni di esperienza, è il nome di riferimento del settore. La serra Hydro Ware fin dal 1987 ha sede ad Alzano Lombardo, ha una filiale a Bologna e contatti, clienti e collaboratori in tutto il mondo. Hydro Ware progetta e realizza spazi verdi offrendo le migliori soluzioni per ogni ambiente, cura la manutenzione delle piante coltivate in idrocoltura utilizzando esclusivamente prodotti naturali, senza uso di pesticidi, concimi o fertilizzanti chimici.
Marco Andreini è un regista, autore di documentari e operatore specializzato in soggetti di natura. Attivo dal 1994, ha realizzato documentari per enti pubblici e reti televisive nazionali e internazionali. Ha vinto premi in importanti festival italiani di cinematografia naturalistica. Il suo documentario “Il migliore dei mondi possibili” è stato acquistato da 18 televisioni in tutto il mondo. Come operatore specializzato “long lens”, ha lavorato per la televisione pubblica giapponese NHK e per la BBC Natural History Unit. Il suo ultimo lavoro, “Ogni volta che il lupo”, ha vinto il primo premio al Gran Paradiso International Film Festival ed è stato acquistato da Arte-France.
“Io non ho paura del lupo” è una associazione italiana nata nel 2016 che opera su tutto il territorio con l’obiettivo di assicurare la conservazione del lupo in Italia ed in Europa e la sua coesistenza con le attività dell’uomo.