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Idrocoltura o terra: quale soluzione scegliere per gli ambienti interni?

Idrocoltura o terra: quale soluzione scegliere per gli ambienti interni?

Quando si affronta la progettazione di spazi verdi indoor, la scelta del substrato gioca un ruolo
determinante nella resa estetica e nella gestione manutentiva dell’allestimento. Meglio quindi
puntare sulla pratica tradizionale in terra o privilegiare l’idrocoltura?
In questo articolo analizziamo vantaggi, limiti e contesti d’uso di entrambe le tecniche, per guidare
architetti, progettisti ed interior designer verso la soluzione più adatta a ogni casistica.

Idrocoltura: come funziona e quando conviene adottarla

L’idrocoltura prevede la coltivazione di una pianta verde da interno in un substrato inerte (argilla espansa) collocato in un vaso a doppio contenitore con indicatore di livello.

I vantaggi sono molteplici:

  • manutenzione semplificata grazie all’irrigazione controllata che riduce errori di bagnatura e sprechi;
  • igiene e leggerezza grazie all’assenza di terra che comporta anche un minor rischio di parassiti e carichi ridotti sulle strutture interne;
  • durevolezza degli esemplari sul lungo periodo grazie a radici aerate e al minor stress idrico.

Questa soluzione è ideale quindi in uffici, negozi e in generale in spazi pubblici dove accessibilità e pulizia sono fattori prioritari.

Coltivazione in terra: pregi e difetti del metodo “tradizionale”

Le differenze principali tra la tecnica l’idrocoltura e la tecnica classica di coltivazione in terra sono:

  • maggiore scelta di specie in quanto alcune piante richiedono il contatto diretto con il suolo organico.
  • costi iniziali più bassi dato che i vasi scelti possono essere più semplici e il substrato è terriccio più economico.

I limiti principali della tecnica “tradizionale” sono la necessita di un controllo regolare dell’umidità, il fatto di generare potenzialmente più sporco (fattore critico in contesti di alta frequentazione) e una potenziale minor durevolezza legata alle maggiori necessità di manutenzione.

Linee guida per una scelta consapevole

La scelta tra terra e idrocoltura non è rigida: entrambe possono soddisfare esigenze estetiche e funzionali se applicate con criterio. Valuta questi aspetti:

Destinazione d’uso dello spazio

  • Zone di passaggio e aree espositive > preferire l’idrocoltura per igiene, leggerezza e scenografie vegetali stabili nel tempo.
  • Corner tematici o composizioni che richiedono specie particolari non adatte al substrato inerte > preferire la terra per la maggior scelta delle varietà botaniche.

Frequenza di manutenzione

  • Il sistema tradizionale di coltivazione in terra necessita di bagnatura con cadenza settimanale mentre l’idrocoltura richiede bagnatura con cadenza quindicinale o mensile.

Condizioni strutturali

  • Il substrato della coltivazione in idrocoltura è più leggero della terra e necessità in generale di vasi più piccoli. A pari dimensione della pianta quindi il peso totale è minore e può rispondere efficacemente alle esigenze legate al carico apportato dall’allestimento green sulle strutture degli edifici.

 

Consulta la sezione Servizi per scoprire come Hydro Ware integra entrambe le tecniche nella progettazione di spazi verdi su misura.

 

Affidarsi ad un partner esperto

La scelta tra idrocoltura e terra dipende quindi da vincoli tecnici, obiettivi di design e risorse a disposizione della manutenzione periodica.

Affidarsi ad un partner specializzato come Hydro Ware significa poter contare su una consulenza tecnica dedicata, in grado di combinare estetica, sostenibilità e funzionalità in ogni ambiente indoor per progetti unici e memorabili.

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