C’è un’aria
C’è un’aria, un’aria,
ma un’aria che manca l’aria.
E su tutti i canali arriva la notizia.
La NASA è riuscita a produrre ossigeno su Marte.
Un apparecchio molto simile a un vecchio tostapane, dopo decenni di ricerche ed esperimenti, è stato portato su Marte da un veicolo spaziale di nome Perseverance e pare abbia prodotto 50 grammi di ossigeno, sufficienti per far respirare un uomo per i 90 minuti più recupero di una partita di calcio.
La televisione presa a piccole dosi è come un tranquillante,
la si dovrebbe trattare in tutte le famiglie con lo stesso rispetto
che è giusto avere per una lavastoviglie.
Pulire l’aria, fabbricare l’aria è la nuova missione. Emulare le piante, ecco il nuovo obiettivo tecnologico. Il tostapane della NASA, denominato MOXIE (Mars Oxygen In situ resource utilization Experiment) viene accreditato di “una capacità produttiva di 5 grammi di ossigeno l’ora, come una pianta”. La Eco2Air tower, una specie di piccolo building d’archistar alto 7 metri impiantato in questi giorni nel centro di Brescia, “cattura le polveri sottili pm10 e restituisce aria buona come boschetto di 25 magnolie”.
C’è un’aria, un’aria, ma un’aria
e ogni avvenimento di fatto si traduce
in titoli d’effetto che coinvolgono la gente
in un gioco che riesce a dire tutto senza dire niente
“Ricominciamo a respirare” è il motto dell’evento TED dedicato all’ossigeno, in scena al Teatro Donizetti di Bergamo. TED è il format creato da Saul Wurman nel 1984 per liberare idee d’innovazione in modo facile, veloce, appassionante. La sfida per i relatori è: “in 18 minuti puoi emozionare con le tue idee?”. Le domande di questa edizione sono: che cosa ci ossigena? Cosa può e deve fare ognuno di noi per non limitarsi a sopravvivere ma vivere davvero? Parole d’ordine: “aprire la mente, progredire, star bene”, “trasformare un meccanismo involontario in atto consapevole, con compiutezza, bellezza, fiducia, coraggio”.
Sul palco una nostra pianta finge di essere scenografica, ma sente tutto.
E c’è un gusto morboso nel mestiere d’informare
Uno sfoggio di pensieri senza mai l’ombra di un dolore
E mentre la Nasa produce ossigeno su Marte “sparando elettroni come proiettili” (dirige il progetto il prof. Vasco Guerra!) dalla Cina informano che sulla Luna, all’interno del lander Chang’e 4, per la prima volta sono germogliati alcuni semi di patata. Poche ore dopo erano morti.
Lasciateci aprire le finestre
Lasciateci alle cose veramente nostre
Viene quasi da ridere. Siamo nati in un mondo che immaginava di colonizzare l’universo e intanto distruggeva la terra. Quando abbiamo visto che non era così semplice vivere su altri pianeti, abbiamo capito che forse era meglio cominciare a trattare meglio il nostro, e siamo diventati ecologisti. Forse dopotutto era questo il senso della famosa frase del primo astronauta sulla Luna: un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità. E così abbiamo chiuso le fabbriche inquinanti e inventato le fabbriche dell’aria. E adesso si torna nello spazio!
Lasciateci almeno l’ignoranza
E fateci pregustare l’insolita letizia
Di stare per almeno dieci anni senza una notizia
Testi:
Leone Belotti
Illustrazioni:
Alessandra Corti
Fonti e riferimenti:
Giorgio Gaber, “C’è un’aria”, 1994.
Susan T. Hitchcok, “Il respiro degli alberi, l’energia vitale della foresta”, 2022.
“Segnali dal futuro”, rivista digitale “Nuovo ossigeno”, n.19, Giugno 2022.