Dammi il tuo amore
Una piccola piantina accanto al computer. Si chiama Tina, fa le pulizie dell’aria. Umile, discreta, non si fa notare. In realtà è un agente segreto del regno vegetale. La sua missione sei tu. La tua rieducazione sentimentale. Dentro di te c’è un disco rotto.
Tu sei sempre mia, anche quando io vado via.
Tu sei l’unica donna per me.
Dammi il tuo amore.
Verbo imperativo e aggettivo possessivo, non può essere questa la grammatica dell’amore. Come scrive la filosofa Luce Irigary: “Il nostro modo di ragionare, il nostro modo di amare corrisponde ad un’appropriazione”. La tua evoluzione della specie si è interrotta. L’ossessione del controllo, la paura di perdere l’oggetto d’amore. Risultato: una relazione esclusiva, possessiva, morbosa, senza vita, senza luce, fatta di dipendenza.
Il resto non conta se io sono con te,
non voglio andar via, se ti perdo non ho
più nessuna ragione per vivere.
Occorre ripartire dall’inizio, dalla tua natura umana. Ciò che rende unica la specie umana, il suo carattere distintivo, è l’attrazione e il desiderio di empatia con ogni forma vivente.
Edward Wilson, padre della sociobiologia, vincitore di due premi Pulitzer, la definisce “biofilia”. Sembra una malattia, ma significa passione, amore per la vita, per tutto ciò che è vivo, le persone, gli animali, le piante, la natura.
Siamo al punto. Ancora Luce Irigary: “Soltanto ciò che diviene attrae. Come custodire senza trattenere? Rinunciando al dominio, amando la terra fino a che risorge la vita. Coltivando il nostro essere in relazione con il prossimo”. “Per lui non posso essere il tutto, non posso esistere né essere al suo posto, ma posso forse dare a lui un luogo vivibile, disporre intorno a lui uno spazio, contenermi: avvicinarmi allontanandomi”.
Tina lo sa. Sa come raggiungere l’obiettivo della missione. Ogni giorno manda al tuo inconscio un messaggio criptato. Poi una sera mentre spegni il computer cattura la tua attenzione diretta. Finalmente la vedi. Ti stupisce con il suo aspetto, la vitalità, la bellezza. Ti avvicini, respiri con lei. Sei affascinato, attratto, vuoi entrare in empatia.
Per la prima volta ti rendi conto che si tratta dell’unica forma vivente con cui sei realmente a contatto, mentre fai smart working. Cominci a percepire il messaggio che ti manda ogni giorno. Un messaggio molto semplice. Ricordati di vivere.
Risvegliando la tua naturale biofilia, Tina ti apre il nuovo orizzonte aperto e spazioso dell’intelligenza naturalistica, che consiste nell’impiegare l’energia, la passione e l’amore per la vita che ti vengono dalla tua biofilia per creare relazioni di attenzione, cura ed empatia in grado di risolvere i problemi comuni dei viventi.
La vera connessione che non puoi perdere è quella con il mondo della vita. Non aver paura di perdere il controllo. Raggiungi la consapevolezza dei tuoi limiti e delle tue possibilità. Una nuova ecologia sentimentale è possibile. Vivi con intelligenza naturalistica la relazione con le persone, gli animali, la natura.
Adesso esci, staccati dallo schermo, entra nella realtà. Puoi farcela, il futuro è radioso. Ascolta cosa ti canta la terra riunita, per voce della tua piantina segreta, e sorridi.
Dammi il tuo amore,
non chiedermi niente,
dimmi che hai bisogno di me.
Testo: Leone Belotti
Illustrazioni: Alessandra Corti
Fonti e riferimenti:
Alan Sorrenti, Tu sei l’unica donna per me, 1979
Edward Osborne Wilson, Biophilia, 1984
Luce Irigary, Essere due, 1994