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Il verde come elemento di design: ispirazioni per l’interior styling naturale

Il verde come elemento di design: ispirazioni per l’interior styling naturale

Nell’indoor design destinato agli spazi verdi, le piante non sono un accessorio, ma un vero elemento fondante dei progetti: definiscono gerarchie visive, ritmano i percorsi, migliorano comfort e identità delle aziende e dei brand. Pensare alla progettazione del verde fin dall’idea architettonica permette di ottenere spazi coerenti, salubri e d’impatto.
Nei paragrafi che seguono esploreremo i principi compositivi per lo styling natural, un caso studio ispirazionale – Pandenus Bistrot – e le soluzioni applicative più efficaci per trasformare il concept iniziale in comfort reale per le persone e per l’ambiente.

Principi compositivi per un interior styling naturale

Prima di scegliere specie e contenitori/supporti, è bene definire i principi che orienteranno la forma, la luce e la funzione degli spazi green: questi permetteranno di guidare scelte coerenti con un valore di lunga duratura.

  • Palette colore e matericità > Il verde dialoga con le texture di legni, metalli, pietre e tessuti: si possono selezionare essenze e vasi in continuità (tono-su-tono) o a contrasto per creare un focus visivo.
  • Composizioni > Alternare piante alte, essenze medie e tappezzanti: la stratificazione permette di creare profondità senza ingombrare.
  • Direzione dello sguardo > Volumi verticali (es. Strelitzia, Ficus) permetto di marcare ingressi e quinte; le specie ricadenti (es.Pothos, Rhipsalis) smussano e rendono più “morbide” mensole e mobili.
  • Luce e benessere > Il posizionamento che può essere fatto rispetto a finestre e corpi illuminanti esalta le texture e smorza eventuali riflessi, combinando scenografia e comfort estetico.

Caso studio Pandenus Bistrot

Nel cuore del “green district” milanese (Piazza Gae Aulenti), il progetto ha reinterpretato l’identità del locale in chiave naturale: piante in idrocoltura selezionate per la luce filtrata delle ampie vetrate, vasi materici tattili in coerenza con legni caldi e superfici opache, inserimenti puntuali all’ingresso, su una libreria e sospensioni a soffitto per definire micro-aree di sosta.

Il risultato è un ritmo visivo morbido che accompagna la permanenza e amplifica il carattere ospitale.

Soluzioni applicative: pareti, divisori e idrocoltura

Dai principi più teorici alla pratica scegliendo soluzioni di progettazione che uniscano l’effetto scenico, una manutenzione sostenibile e una forte coerenza nell’uso dello spazio.

  • Pareti verticali verdi: autoportanti o integrate a parete che lavorano come pannelli fonoassorbenti e filtri visivi. Ideali per open space, retail e hospitality: modulari, ispezionabili e personalizzabili per specie, ritmo e densità.
  • Isole e divisori vegetali: vasche lineari o moduli mobili definiscono lounge, zone di attesa/passaggio e focus area mantenendo permeabilità e continuità visiva.
  • Piante in idrocoltura: scegliere questo tipo di coltivazione che presenta un substrato inerte leggero, indicatori di livello per l’irrigazione controllata garantisce igiene, durabilità e minor carico strutturale, risultando ideale per uffici, showroom e spazi pubblici.

 

Dal concept al comfort: il verde che fa la differenza

Usare il verde come elemento di design significa progettare la relazione tra forma, funzione e benessere. Con pareti vegetali, isole verdi e sistemi in idrocoltura, lo styling naturale diventa un aspetto che racconta il luogo e lo rende più vivibile, mantenendolo efficace nel tempo.

 

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